INVITO ALLA PREGHIERA
Guida: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti: Amen.
Guida: L'amore del Padre, la grazia del Figlio Gesù e la comunione dello Spirito siano con tutti voi.
Tutti: E con il tuo spirito.
Guida: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua croce hai redento
il mondo.
Guida: Preghiamo: Signore Gesù Cristo, ti seguiamo con fede e con amore sulla via della croce.
Il tuo dolore sia il nostro dolore la tua croce sia la nostra croce, la tua morte sia la nostra morte.
Così saremo con te nella gloria della risurrezione per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Canto: Ti saluto, o croce santa,
che portasti il Redentor;
gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua e ogni cuor.
I STAZIONE
Gesù è condannato a morte
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re.!». Ma quelli gridarono: «Via, via, crocifiggilo.!». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re.». Risposero i sommi sacerdoti: «Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare». Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso (Gv 19,12-16).
Com’è facile condannare un fratello, perché la sua presenza ci infastidisce o ci spinge alla riflessione e al cambiamento! Padri e figli, governanti e governati, padroni e operai...: ognuno di noi passa le giornate a criticare aspramente i fratelli, a riversare la colpa sul più debole, a condannare chi non condivide le nostre idee. Cerchiamo ora di giudicare noi stessi con la stessa severità e consideriamo in che misura Cristo continua a essere condannato nella nostra società.
Preghiera
Signore, perdona le nostre colpe che sono la causa della tua condanna. Liberaci dalla violenza dei giudizi insani e suscita in noi l'amore per la vita.
Padre nostro...
Canto
II STAZIONE
Gesù è caricato della croce
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo. (Gv 19,17-18)
La violenza umana non conosce limiti e si serve di qualsiasi mezzo per raggiungere i propri scopi: calunnie, scherno, disprezzo, umiliazioni, carcere, tortura e morte.
Oggi, migliaia di esseri umani sopportano questa triste situazione. C’è sempre una scusa per essere violenti: interessi politici, guerre di liberazione, pregiudizi razziali, la conservazione dell’ordine, la difesa di alcuni diritti, la salvezza della propria ideologia...
Intanto, possiamo iniziare a domandarci: come trattiamo la gente di colore, lo straniero, il disabile, il minorato mentale, le casalinghe, la gente di minore cultura, il nemico politico? Non sono lo scherno e il disprezzo alcune delle nostre armi preferite?
Preghiera
Signore, fa' che le sofferenze che hai accettato per nostro amore possano ridare speranza e conforto a quanti sono nel dolore.
Padre nostro...
Canto
III STAZIONE
Gesù cade la prima volta
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Gesù cominciò a insegnare ai discepoli che egli doveva molto soffrire, doveva essere ucciso e, dopo tre giorni, sarebbe risuscitato. Poi disse: “Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà” (Mc 8,31-35).
Gesù geme di fronte al dolore, fino ad arrivare a dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27,46). Non è facile accorgersi con quale frequenza viviamo questa stessa situazione: dubbi, difficoltà, ristrettezze economiche, angosce, dispiaceri, oppure la solitudine, la stanchezza di vivere, l’essere annoiati da tutto.
Ognuno ha la propria croce e il proprio nome. Gesù non si è ritirato di fronte alla vita di sacrificio, l’ha percorsa fino alla fine. Qual è il nostro atteggiamento di fronte alle avversità e alle sofferenze della vita? Disperazione? Rassegnazione passiva? Isolamento? Abbiamo fiducia nel fatto che Dio non abbandona quelli che confidano in lui?
Preghiera
Signore, il peso del nostro peccato ti ha fatto cadere sotto il legno della croce. Signore, sii con noi nella nostra debolezza; rialzaci dalle nostre cadute.
Padre nostro… Canto
IV STAZIONE
Gesù incontra sua Madre
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Simeone disse a Maria, sua madre: «Questo bambino è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima» (Lc 2,34-35).
Maria condivide la croce di suo figlio. Si compie in questo modo ciò che le era stato annunciato: «Anche a te una spada trafiggerà l’anima» (Lc 2,35). Così Gesù vuole la Chiesa, la comunità cristiana: capace di redimere gli uomini con l’effusione del suo sangue, unita a quelli che soffrono, denunciando le ingiustizie e condividendo il dolore con gli emarginati. È il cammino del servizio fraterno, contro il quale si oppone la tentazione del trionfalismo e della vita borghese. Meditiamo: in che misura noi, come comunità cristiana, facciamo nostri il dolore e le necessità dei nostri fratelli? Siamo una Chiesa povera, generosa, che condivide tutto e che si sacrifica per gli altri?
Preghiera
Signore, l'amore di Maria, tua madre e nostra, Ci accompagni a portare aiuto e consolazione sulle strade del dolore.
Padre nostro...
Canto
V STAZIONE
Gesù è aiutato dal cireneo
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna egli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui (Lc 23,26-27).
Non fu vano il sacrificio di Simone, il Cireneo: il Vangelo ricorda il nome dei suoi due figli che accettarono la fede di Cristo. Molte volte, nella vita, le circostanze ci obbligano a fare sacrifici che non erano nei nostri programmi. Li esigono la famiglia, il quartiere, il paese, la Chiesa, i popoli che soffrono a causa della fame o di una catastrofe, i malati, gli invalidi, i disabili...
Sappiamo riconoscere in queste circostanze l’invito di Dio a donare la vita a quelli che non l’hanno: il dolore, assunto con amore, è sempre fonte di gioia per chi offre la propria esistenza, ma anche di vita e di pace per chi la riceve. Siamo capaci di aiutare gli altri a portare la croce? Lo facciamo con gioia?
Preghiera
Signore, il mio cuore protesta: «La croce, no! Io non c'entro!». Signore, fammi carico del fardello di quanti soffrono a causa dell'ingiustizia.
Padre nostro...
Canto
VI STAZIONE
La veronica asciuga il volto di Gesù
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevano alcuna stima. Eppure si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato (Is 53,2-4).
Quante cose possiamo leggere nel volto degli uomini e delle donne che ci passano accanto! Volti stanchi di operai, volti tristi di gente sola, volti preoccupati di quelli che non hanno lavoro, volti rattristati di quelli che patiscono un dolore, volti vergognosi di quelli che passano i loro giorni nelle carceri, volti avviliti nei postriboli, volti irati in alcuni, umiliati in altri; qui alcuni piangono, lì altri sono sfigurati a causa di una malattia congenita. Se si potesse vedere il volto interiore...! Volti di menzogna, di falsità, di odio, di pigrizia, di vendetta...! E qual è il volto della Chiesa, la sposa di Cristo? Com’è quello della nostra piccola comunità? Che significato ha, per noi, il volto di tutta questa gente che ci passa accanto, cercando qualcuno che lo asciughi e gli restituisca la gioia e la pace che ha perduto?
Preghiera: Signore, imprimi nel mio cuore l'immagine del tuo amore. Non permettere mai che io ignori i poveri e gli ammalati, i piccoli e gli anziani e tutti quelli che la società rifiuta.
Padre nostro… Canto
VII STAZIONE
Gesù cade la seconda volta
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti (Is 53,5-ó).
Le cadute e le contrarietà della vita quotidiana, l’ombra della morte che ci perseguita, una disgrazia familiare...: tutto questo mette alla prova la nostra speranza cristiana. Gesù ha confidato nel Padre. E per questa fiducia ha aperto le sue braccia ai chiodi e il suo cuore alla lancia.
Oggi è difficile scoprire il senso della speranza. In effetti, qual è il suo fondamento? In che cosa sperano i cristiani? Confidano solo in qualcosa di più nell’aldilà, dopo la morte? In che modo, oggi, Dio manifesta la sua salvezza all’uomo tribolato, soffocato tra le macchine e i dispositivi tecnologici, timoroso delle proprie invenzioni belliche? Meditiamo un istante su ciò che implica per noi il confidare in Dio nell’ora dell’angoscia.
Preghiera
Signore, caduto a terra, tu rialzi il peccatore, il malato che soffre, il prigioniero che si dispera, lo straniero osteggiato. Scuoti il mio torpore e infondi in me la tua carità
Padre nostro… Canto
VIII STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Seguiva Gesù una gran folla di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli» (Lc 23,27-28).
Gesù ci muove a compassione, anche se è morto liberamente, cosciente della sua innocenza. Ma il vero male da piangere è il peccato che ci rende schiavi. L’uomo moderno, orgoglioso della sua scienza, ammirato per le sue imprese, soddisfatto del suo benessere, se non è capace di dare trascendenza alla sua vita, è il vero degno di compassione. Un uomo che offre le sue sofferenze per amore del prossimo merita compassione, ma soprattutto ammirazione. Quest’uomo è un eroe. Così è stato Monsignor Oscar Romero.
Le guerre spaventose del secolo scorso confermano le parole di Gesù a quelle donne. Non c’è peggior disgrazia che quella di un popolo accecato dall’egoismo e dall’odio. Piangiamo ora in silenzio per questa società moderna che si avvilisce a causa del denaro, del sesso e dell’ambizione, provocando, per adorare questi idoli, catastrofi tremende. Piangiamo il nostro egoismo, albero secco che alimenta il fuoco della corruzione.
Preghiera
Signore, i nostri occhi si sono spenti nell'indifferenza. Ridonaci, Signore, occhi per vedere il dolore di chi piange.
Padre nostro… Canto
IX STAZIONE
Gesù Cade la terza volta
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non apri bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca... Egli hai consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori (Is 53,7.12).
Mentre Gesù cade a terra, sotto il peso della croce, Pietro e gli apostoli non vogliono prendere la loro croce. Fuggono, preferendo il cammino della spada e della gloria. È questo il grande peccato della Chiesa: resistere al «Cristo sofferente», Servo di Dio, per fabbricarsi il «Cristo del potere». Questo è anche il nostro peccato: compatiamo, oggi, Gesù sofferente, ma non facciamo nostri i suoi sentimenti, non abbiamo fiducia nelle sue parole, sostituiamo il suo Vangelo con gli slogan pubblicitari. Meditiamo un istante per capire se ci vergogniamo del cammino umile e della Chiesa povera. Come portiamo la nostra croce? Che prezzo paghiamo per una società più giusta e per una Chiesa più servizievole?
Preghiera
Signore, uomini e donne continuano a cadere sulle vie dolorose della vita. Aiutaci a rialzare quanti giacciono prostrati dall'incomprensione e dallo scoraggiamento.
Padre nostro… Canto
X STAZIONE
Gesù è spogliato delle vesti
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
I soldati, quand'ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato; presero anche la tunica e la tirarono a sorte tra loro (Gv 19,233.
L’Evangelista Giovanni vede nella tunica indivisa che hanno tolto a Gesù il simbolo della Chiesa che deve restare unita. Com’è triste, quindi, lo spettacolo di una Chiesa divisa dall’odio, dalla diffidenza, dalle discussioni teologiche, dall’egoismo!… Abbiamo fatto a pezzi l’unità della tunica di Cristo. E, tuttavia, siamo chiamati a essere i testimoni e gli artefici dell’unità del genere umano. Meditiamo su questo scandalo. Formuliamo proposte per restaurare i vincoli, limare le asperità, intavolare il dialogo, perdonare le offese.
Preghiera
Signore, ti vedo ignudo tra gli uomini e le donne del nostro tempo spogliati della loro dignità. Soccorrici nella nostra povertà e coprici con il manto della tua misericordia.
Padre nostro…
Canto
XI STAZIONE
Gesù è inchiodato sulla croce
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero Gesù e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,33-34).
Per un incredibile paradosso e per le vie misteriose di Dio, quelli che ingiuriavano Gesù non facevano altro che esprimere la fede della Chiesa. Gesù è il nostro re, il re dell’amore e della pace. Ha dimostrato di essere Figlio di Dio per la sua obbedienza fino alla morte e alla morte di croce. Fratelli, adoriamo Cristo seduto sul trono di grazia e avviciniamoci a lui con fiducia per salutarlo come nostro Signore e Re dell’universo.
Preghiera
Signore, dall'alto della croce raduni tutti gli uomini in un abbraccio di perdono. Dona a noi un cuore grande per accogliere quanti sono nella solitudine e nella disperazione.
Padre nostro…
Canto
XII STAZIONE
Gesù muore in croce
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: “Ho sete” Vi era lì un vaso pieno d'aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto”. E, chinato il capo, spirò (Gv 19,28 30).
Fratelli, adoriamo Cristo, morto come un Buon Pastore, perché noi riacquistassimo la vita. Riconosciamo il nostro peccato e uniamoci, in offerta a Dio gradita, a quelli che oggi muoiono vittime dell’ingiustizia.
Preghiera
Signore, tu sei venuto perché gli uomini “abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. Fa', o Signore, che io sia causa di gioia e non di dolore per i miei fratelli.
Padre nostro…
Canto
XIII STAZIONE
Gesù è deposto dalla croce
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Giuseppe di Arimatea, membro autorevole del Sinedrio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora lo calò giù dalla croce e, avvoltolo in un lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia (Mc 15,43-46).
Nella tomba è rimasto sepolto il passato. Dallo stesso luogo è sorto l’uomo nuovo: questo è ciò che ha compreso l’apostolo Paolo, il quale ci invita a seppellire per sempre l’uomo vecchio, l’uomo dell’egoismo e del peccato, con queste parole: «Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato» (Rm 6,6). Che valore e che senso ha l’avere percorso le stazioni della Via Crucis, se non abbandoniamo in questa tomba il corpo dei nostri vizi, la veste della nostra ipocrisia, l’attaccamento alle nostre ricchezze?
Facciamo un momento di silenzio interiore, per spogliarci del nostro uomo vecchio, la cui morte è iniziata il giorno del nostro battesimo.
Preghiera: Signore, la terra tace, attonita, mentre si prepara ad accoglierti nel suo grembo. Fa' che la nostra vita, come “chicco di grano caduto a terra”, possa rinascere in te.
Padre nostro… Canto.
XIV STAZIONE
Gesù è Viene posto nel sepolcro
Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Giuseppe di Arimatea andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodemo, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là deposero Gesù (Gv 19,38-42).
Non crediate che terminare la Via Crucis con la risurrezione sia un’innovazione. Al contrario, non farlo sarebbe cadere nell’errore di quelle donne che cercavano tra i morti colui che è vivo...
Dov’è Cristo? Certamente, non nella tomba. Il sepolcro rappresenta il passato, il vecchio. Cristo oggi vive in mezzo ai fratelli che si amano e praticano il suo Vangelo: «Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,20).
Non guardiamo più alla tomba, guardiamo a noi stessi, perché qui è Cristo. Guardiamoci gli uni gli altri con amore, salutiamoci con gioia, serviamoci come fratelli e corriamo nelle strade per annunciare la Buona Novella: il Signore è con noi.
L’amore è il grande miracolo che rende presente Gesù Cristo in mezzo a quelli che ancora percorrono la sua Via Crucis.