Carissimi,
ogni membro di questa comunità, nel tempo di Quaresima, è chiamato a far penitenza per la Chiesa e nella Chiesa. Il Vangelo, attraverso l’immagine del chicco di grano, ci suggerisce diverse verità: il chicco cresce per forza sua, ma ha bisogno dell’acqua che gli viene data dall’uomo; il chicco cresce nel silenzio e nell’ombra; dà frutto in quanto si rompe; dà una resa altissima: da ogni chicco una spiga. è, dunque, il segno di una Vita che nasce attraverso la morte, più grande e più bella di prima.
COME COLTIVARE IL GRANO
Coloro fra voi che vogliono vivere la penitenza della Chiesa possono legarla al segno del grano. Il Giovedì Santo (18 aprile c.a. alle ore 20,00 nella Chiesa Parrocchiale) durante l’Adorazione notturna, tutti coloro che avranno fatto la penitenza porteranno il grano in chiesa e lo depositeranno sui gradini dell’altare, come dono per tutta la comunità.
Per far crescere bene il grano ponete in un contenitore un piccolo strato di terriccio o segatura e spandete sopra il grano, senza ammucchiarlo e inumidite con poca acqua.
Ogni giorno avrete cura di spruzzarlo con un pò di acqua, ripetendo la preghiera . Questo gesto ricorderà ad ognuno di fare la sua penitenza quotidiana, lo richiamerà alla preghiera e gli ricorderà che l’unità della famiglia in cui vive dipende dalla disponibilità al servizio.
Don Teodoro Rapuano e Don Antonio Malfi
Preghiera quotidiana
“Se il seme di grano non scende nella terra e non muore non porta frutto”.
Questo grano che cresce nell’ombra sia, Signore, il segno della mia segreta penitenza, dell’amore segreto per il prossimo, della Vita tua che misteriosamente attraverso la morte cresce dentro di noi per una divina Resurrezione.
Questo grano raccolto tutto insieme sarà misticamente macinato dall’amore di Gesù e da esso nasceranno gli azzimi della Pasqua. Gli Azzimi sono un pane senza lievito: sembra morto rispetto a quello lievitato, ma è più duraturo e non inacidisce.
Così la penitenza della Quaresima serve a gettare via i lieviti di questo mondo, cioè fantasticherie, speranze, teorie, promesse, logiche, fiducie che sembrano dare vita ma tutte portano alla morte.
Accettiamo, dunque, di essere senza lievito, azzimi che sembrano morti, ed invece sono veramente vivi.
LITURGIA DEL GRANO
Foto di Annamaria Franzese